Buogiorno e buon lunedì.
A Roma è una bella giornata, il cielo è limpido, gli uccellini cantavano quando ho aperto i miei cisposi occhietti, i ragazzi del mercato avevano acceso il fuoco e io, pochi attimi prima che il sonno mi abbandonasse, stavo sognando di passare l'aspirapolvere in una specie di scantinato con il pavimento tutto rotto e qualche piantina che spuntava dalle insenature tra i mattoni. Poi qualcuno mi dirà che significato recondito ha un sogno di questo tipo. No, perché seriamente so' curiosa.
La settimana scorsa non ho pubblicato il post che avevo in mente, chiedo perdono, ma non ho avuto davvero il tempo. Ci riproviamo durante questa settimana. Ma prima una rapida – ma manco troppo– occhiata a lammèrda in uscita questa settimana!
La corda ritagliata da La carpa giapponese: vita, morte, miracoli e volteggi del pesce più tatuato di sempre che, per chi non lo sapesse, è un giornale fantastico per gli aspiranti pescatori, può indicare che:
a) qualcuno è morto e ha imbrattato di sangue la corda con cui era legato;
b) qualcuno si è lasciato andare a pratiche di "bondage maledetto" – la nuova frontiera del bondage – e c'è rimasto secco. E sanguinante;
c) tutta la serie di questi romanzi si svolge su una barca, magari è la versione spinta di una puntata di Love Boat (orrore!).
Qualunque sia la ragione per cui la corda, sfidando la legge di gravità, è appiccicata su questa copertina con lo sputo, possiamo affermare comunque che è una merda. Va bene il nodo scorsoio – che è l'unico nodo che conosco di nome –, va bene il richiamo alla pesca, ma mi dite come fa la corda ad andare verso l'alto? Sentite, no, non c'ho voglia neanche di stare qui a parlare di robe strane come, ad esempio, I CAZZO DI CONTORNI santi numi! La corda l'abbiamo appiccicata sulla copertina dal rosso più brutto che abbia mai visto con gli occhi chiusi, eh?! Poi i contorni sono sopravvalutati, anche rendere un'immagine coerente con lo sfondo è sopravvalutato. L'arial poi, non ce la faccio più a vederlo.
E vorrei, per favore, che tutti voi vi vergognaste per non avermi fatto notare una strategia di marketing incredibile: nei romanzi "bollenti" la Newton Compton tasforma la g che ha come simbolo in un serpente: il serpente della tentazione. La vera domanda però è: perché una g? Sarà che prima era Newton Gompton?
Ma non divaghiamo. Ogni volta che sei qui (te prenderei a chinghiate – sottotitolo dovuto), ci dice la scheda, racconta la storia di Carrie (iniziata due volumi fa) e Finn, il suo fidanzato. Carrie era una ragazza per bene, figlia del presidente del Moige probabilmente, che le rompeva le palle su tutto. Carrie il tanga è il male, Carrie i jeans attillati no, Carrie ma cosa dici? I mutandoni ottocenteschi vanno benissimo per fare ginnastica ritmica!, Carrie zumba no perché è il ballo del diavolo, Carrie, non capisco perché ti lamenti del peso specifico della tua cintura di castità in ferro battuto! L'ho fatta decorare solo per te, eccetera eccetera eccetera. Così quando Carrie arriva al college, la prima cosa che fa è cercare un sex shop e un esponente del sesso maschile. Non voglio sapè in che ordine. E niente, ora tra lei e Finn va bene, ma Finn me sa che non è troppo convinto. E infatti lui non è l'uomo (UOMO??? Hai 20 anni!) che vorrebbe essere. Poi boh, non lo so, ce ne frega davvero qualcosa?
Ogni tuo desidero è un ordine, bastardo. No, forse non avete letto bene. OGNI TUO DESIDERIO È UN ORDINE, BASTARDO. Seriamente Newton Gompton ha pubblicato un libro con questo titolo? Con un'immagine presa direttamente dal giornaletto della farmacia sotto casa mia nella parte dedicata alla lotta dei dolori premestruali?!
Mi trovo a non aver parole da spendere su Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo.
Non so, voi ne avete? Perché a parte sembrarmi una pecionata che fa il verso a un altro libro Newton Gompton che è Sia fatta la tua volontà – che no, non è un libro con un prete protagonista – è davvero agghiacciante! Ma che messaggio mi comunica un libro con questo titolo? A me fa pensare che la donna in questione si faccia pestare a bestia, venga umiliata, trattata come un rifiuto umano da un maschio prepotente, misogino e maschilista, il cui unico passatempo è comandare quegli inutili esseri viventi che sono le donne.
Ma poi l'epiteto bastardo messo in un titolo di questo tipo?! Ne vogliamo parlare? Il prossimo libro si intitolerà "Quella testa di cazzo del mio boyfriend"?
Comunque, Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo racconta la storia, dice la scheda, di Olivia che è testarda e che vuole diventare un'organizzatrice di eventi. Lei i piedi in testa non se li fa mettere da nessuno. Poi conosce un cretino, che si chiama Devon, a cui piace comandare cani, gatti, pecore e pure donne. Lei resiste ma poi sboccia l'ammmore. E lui, magari, per Natale le regala un collare con le campanelle.
E adesso, se qualcuno di voi mi passa il contatto Newton Gompton, scrivo subito alla redazione per suggerire il punto esclamativo dopo il bastardo. Che ce starebbe proprio bene.