Autore: Camilla Morgan Davis
Titolo: Il canto della Notte
Prezzo: 17 €
Editore: Zero91
Pagine: 304
Il mio voto: 1 segnalibro
Trama
“Il mondo, molto tempo fa, si è diviso nel mondo che gli umani riescono tuttora a vedere e in quello che ha finito nel sottrarsi alla loro vista senza che se ne rendessero conto. Sicuramente tutti gli animali conoscono questo mondo.
Soprattutto i lupi.”
È una giornata qualunque.
Il sole è alto nel cielo. Gli umani si svegliano, chi si prepara per andare a scuola o chi al lavoro e fra questi molti credono di essere i soli a dominare la terra. Non molto lontano da loro si muovono altre creature dall’aspetto umano, ma che sanno richiamare su di loro l’anima dei lupi: sono licantropi, muta forma.
In un paese pressoché sconosciuto del Piemonte risiede una comunità che apparentemente si occupa del recupero di ragazzi difficili e talvolta orfani. È così, ma i ragazzi, così come gli educatori, sono tutti uomini lupo.
Maila è una di loro, ha diciotto anni, si veste di nero, ordina scarpe e libri da Internet e fa esperimenti con erbe, fiori e piante. Non parla volentieri con gli alti, a differenza loro vive con conflitto la sua natura; spesso vorrebbe essere una ragazza normale, ma le è concesso tutto tranne questo. Anche per lei, come per gli umani, la giornata che sta avendo inizio sembra comune, ma non è così.
La quiete del paese è interrotta: due grossi lupi aggrediscono un uomo del posto. Da quel momento per Maila tutto cambierà: le apparirà uno strano segno sul petto, incontrerà un ragazzo dal nome misterioso e dovrà salvare la sua gente dall’attacco degli Artigli Rossi, un gruppo di licantropi assettati di odio e carne.
Ed eccola Maila, in viaggio fino agli Alti Tatra, accompagnata da Othar, un valoroso guerriero. Riuscirà a portare la testa del capo dei nemici nel regno sotterraneo di Ayta, il luogo di confine fra la vita e la morte, in cui i lupi accompagnano le anime dei defunti nell’aldilà?
La mia recensione
Neve friabile, polvere viola e mani morbide come il latte
Ho acquistato questo libro perché attratta dalla trama, dalla copertina, dai commenti estasiati presenti su aNobii. Per una volta mi sono voluta fidare.
Chi mi conosce anche solo un po' lo sa già: solitamente non leggo autori italiani. Anzi, se proprio vogliamo essere precisi, li evito come la morte. Sì, lo ammetto: sono diffidente verso gli scrittori italiani. Soprattutto verso gli scrittori di fantasy o urban fantasy. Preferisco, e non è un segreto, la letteratura americana. La trovo più snella, meno pretenziosa e arrogante di quella italiana.
Il canto della Notte parte da un'idea che, seppure non mi piaccia per niente, avrebbe potuto essere sviluppata in modo meno macchinoso, più rilassato e, soprattutto, meno confuso.
Lo stile narrativo è poco fluido; il lettore inciampa spesso nella lettura perché mancano, praticamente quasi del tutto, i dettagli descrittivi delle situazioni. Mi riferisco ai repentini cambi di scena, di luogo, di punti di vista narrativi senza che questi vengano giustificati o, almeno, accennati. Questo, però, non spiega la mia valutazione negativa. Infatti, purtroppo, ci sono diverse altre mancanze.
Che vuol dire, ad esempio, che Maila è stata in grado di entrare nell'ombra di un insetto e grazie a questo è riuscita ad uscire dalla prigione in cui si trovava? Entrare nell'ombra di un insetto? Ma come? Fisicamente? Con la mente? Ha posseduto l'insetto? Ha una sorta di potere per il quale possiede gli animali, le cose, le persone? Non ci è